Per chi non lo conoscesse, Mohammed “No Mercy” Walid è un ragazzo classe ’94. Nato in Kurdistan, arriva in Italia nel 2018.
Nello stesso anno inizia a fare MMA, debuttando da pro l’anno seguente.
Si allena in Italia, con il team Warhorse Clan di Roma, e in Germania.
Il 18 settembre ha combattuto all’evento GMC 26, migliorando il suo record imbattuto a 5-0.
In seguito a questo match lo abbiamo contattato, per conoscerlo e farvelo conoscere. Ecco cosa ci siamo detti.
Ciao Mohammed e complimenti per la tua quinta vittoria in carriera. Per la prima volta sei arrivato al verdetto dei giudici, la soddisfazione è la stessa? Come ti senti?
Ciao e grazie per l’intervista. Sì, è la prima volta nella mia carriera che combatto per tre round. È stata una sensazione incredibile e ho acquisito un’esperienza straordinaria per il futuro. E ora mi sento davvero bene, grazie.
Raccontaci questo match, eri pronto alla durata di tutti e tre i round oppure pensavi che avresti chiuso più in fretta?
Sono sempre pronto per tutte le riprese. Stavo inseguendo il mio avversario, facendogli molti danni. Era un tipo duro… ma ho comunque ottenuto la vittoria.
Sei nato a Erbil, in Curdistan, ma ti alleni e vivi a Roma. Raccontaci la tua storia.
Sì sono nato a Erbil, Kurdistan, ma sono venuto in Italia come rifugiato e nel 2018 ho iniziato a fare arti marziali miste. Ho avuto una vita così dura che ho deciso di cambiare vita. E le MMA sono la cosa migliore che sia successa nella mia vita.
E fin qui sono imbattuto.
Questa è la tua seconda vittoria in Germania, ma soprattutto è la terza del 2021. Sei stato molto attivo quest’anno, ti vedremo combattere ancora entro Capodanno?
Sì, questa è la seconda vittoria qui in Germania. Quest’anno voglio fare altri due combattimenti. Li vincerò entrambi e poi vedremo cosa c’è dopo.
Vuoi ringraziare chi è stato al tuo fianco prima e durante l’incontro?
Voglio ringraziare la mia fidanzata, lei è il mio più grande sostegno, la mia famiglia, il mio team, sia in Italia che in Germania, senza di loro tutto questo sarebbe stato impossibile e un grande grazie va ai miei allenatori (Saverio Gabrielli, Deniz Haciabdurrahmanoglu, Jonathan Brinkhaus) sono i migliori nel loro lavoro. Insieme siamo inarrestabili.
Ringraziamo Mohammed e gli auguriamo il meglio per la sua carriera, sperando possa fare grandi cose.
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