Alexander “The Great” Volkanovski è ancora il campione dei pesi piuma UFC, ma ha dovuto far fronte ad un preparatissimo e determinatissimo Brian “T-City” Ortega per difendere con successo il titolo per la seconda volta.
Nel main event di UFC 266, Volkanovski (23-1 MMA, 10-0 UFC) ha sconfitto Ortega (15-2 MMA, 7-2 UFC) per decisione unanime (49-46, 50-45, 50-44). Nonostante quello che potrebbero suggerire i punteggi, questo incontro è stato piuttosto aperto fino alla fine.
Il primo round è stato molto combattuto. Entrambi i fighter hanno si sono presi un po’ di tempo per prendere il ritmo, ma una volta partiti l’incontro è stato un’incredibile dimostrazione di tecnica e qualità. Entrambi hanno attaccato con ferocia, con alcuni colpi pesanti a vuoto e altri a segno. Sebbene si affidasse molto ai calci alle gambe, un pugno di Ortega ha anche tagliato Volkanovski sotto l’occhio sinistro.
La partita di scacchi è ripresa nella ripresa seguente, con uno scambio furioso di pugni e calci alle gambe. A metà del round, Volkanovski ha ottenuto forse la sua più grande combinazione del match fino a quel punto. Ha provato a portare anche un takedown, ma Ortega non glielo ha concesso. Uno scambio ha poi fatto sanguinare l’orecchio del campione.
Quando è suonato il clacson di fine round, i due fighter si sono affrontati con gli sguardi, e chi segue le MMA da qualche anno non può non aver pensato al confronto tra Robbie Lawler e Rory MacDonald 2.

Nel round centrale un pugno di Ortega ha colpito l’australiano, in quel momento sbilanciato, facendolo cadere all’indietro. Ortega si è tuffato sopra di lui, stringendo una ghigliottina dalla monta. In qualche modo, Volkanovski si è tolto dai guai. A quel punto, dopo uno scambio di grappling, il campione è atterrato nella guardia, dove è stato accolto da un tentativo di triangolo di Ortega.
L’australiano ha ancora una volta abilmente evitato il pericolo. Di nuovo in posizione dominante, Volkanovski ha fatto piovere decine di pugni su Ortega, che si è coperto ed è stato salvato dalla campana.
Visibilmente confuso e col volto gonfio, Ortega è stato visitato dal medico a bordo gabbia, che ha dato l’OK per continuare.
Nella quarta ripresa, l’americano ha avuto un’altra possibilità con una ghigliottina. Tuttavia, Volkanovski è scappato di nuovo ed è esploso in ground and pound, mentre Ortega tentava dei triangoli. I colpi di scena continuavano, così come gli avvertimenti da parte di Herb Dean. In qualche modo Ortega è sopravvissuto e si è rialzato prima della fine del round.
Prima del round finale, Ortega ha superato ancora una volta il test del medico. Nonostante tutto il danno assorbito, Ortega ha continuato a combattere e ha avuto successo nello striking. Ha portato a segno una serie di pugni su Volkanovski, avanzando sempre. Il volume di colpi del campione non è stato così alto nella quinta ripresa, poiché l’australiano ha prevalentemente girato intorno alla gabbia.
Negli ultimi secondi del combattimento, Ortega ha messo a segno forse i suoi migliori colpi, ovvero un paio di dure combinazioni che hanno ancora messo sotto stress il mento del campione. La sirena ha poi suonato e i due rivali si sono abbracciati in una dimostrazione di rispetto al centro della gabbia.

Con questa vittoria, Volkanovski difende con successo il suo titolo per la seconda volta ed estende la sua striscia vincente a 20consecutive. Il suo curriculum ora include il nome di Ortega, oltre a Max Holloway, Jose Aldo e Chad Mendes fra gli altri.
Per quanto riguarda Ortega, la sconfitta segna il suo secondo assalto fallito al titolo UFC. I due match per il titolo, che sono anche gli unici insuccessi in carriera dello statunitense, sono inframezzati dalla vittoria contro “The Korean Zombie” Chan Sung Jung nel 2020.