Il ritorno di Jon Jones : come andrà?

Fatto: Jon Jones tornerà in gabbia (quella ottagonale, non la cella) il quattro marzo, contro Ciryl Gane, per il vacante titolo UFC dei pesi massimi

C’è grande attesa per questo incontro, il ritorno di un campione controverso, amato e odiato , di cui tutti riconoscono l’immenso talento.

Premessa: a chi scrive non è simpatico (lo so, lo avevate intuito) dai tempi del match con Rashad Evans, che era suo mentore e compagno di team, gli cedette il posto contro Shogun per infortunio, e fu ripagato con ingratitudine e mancanza di rispetto.

Credo però si possa affermare, imparzialmente, che atleti dotati di talento straordinario, autentici fuoriclasse sbocciati prestissimo, finiscono presto se non fanno vita da atleta. E sappiamo della passione di Jones per alcol, stupefacenti e steroidi. Sappiamo di una vita privata non esattamente esemplare, con sei arresti e un numero incalcolabile di episodi poco edificanti. Con uno stile di vita così puoi comunque essere un fenomeno. A 20 anni.

All’avvicinarsi dei 30 la musica cambia, e solo i grandi atleti sono competitivi ai massimi livelli dopo i 35. Pensiamo a Tyson, Ronaldinho, Adriano, Maradona e tanti altri in ogni sport. Mentre altri come i fratelli Klitschko, Glover Teixeira, Totti, sono stati definiti quasi eterni.

Jones a 24 anni era soprannaturale. Annichilì Shogun Rua segnando un cambio generazionale e una innovazione tecnica radicale, con una combinazione di striking creativo, vario ed efficace, un wrestling efficacissimo e un gioco a terra aggressivo e spietato.

Jones quattro anni fa, a 32 anni, vinceva per split decision contro fighter di secondo piano. Jones negli ultimi tre anni non ha combattuto. E conosciamo le sue abitudini extra sportive. Per me perde. E anche in maniera netta. Saint Pierre, esempio di uomo e atleta, può tornare dopo anni di inattività e riprendersi un titolo, ma un Jon Jones? Per me no.

L’ultimo incontro di Jones, se si escludono i KO inflitti alla madre dei suoi figli, è la discussa vittoria contro Reyes esattamente 3 anni fa. Prima ancora aveva vinto per split decision contro Thiago Marreta. Due fighter che oggi non sono nemmeno nei primi dieci della classifica dei massimi leggeri. Insomma, certamente due che non sono fenomeni.

Secondo molti appassionati Bones vincerà e diventerà campione dei massimi. Anche i flussi di scommesse confermano questa tendenza. Gane aveva aperto come favorito, tutti sono corsi a scommettere su Jones ed ora Gane si trova a 2,10. Situazione analoga accadde con il rientro di Conor nel primo match contro Dustin Poirier. Tutti a scommettere su McGregor e la quota di Diamond prese il volo. Perchè le quote di apertura le fanno i bookmakers, poi la loro variazione è data dai flussi, quindi dagli scommettitori.

Ecco, a me quelli che oggi prevedono un facile trionfo di Jones ricordano quelli che erano sicuri che Tyson avrebbe battuto Lennox Lewis. Il Tyson di 22 anni avrebbe avuto buone chance sicuramente, ma quella sera, a quel punto delle rispettive carriere, escludendo il singolo colpo fortunato che negli sport da combattimento, soprattutto nei massimi, può sempre arrivare, non sarebbe potuta andare diversamente.

Il meccanismo è sempre quello. Grandi campioni che catturano l’immaginario collettivo, come appunto Tyson, Conor, Maradona, vengono decontestualizzati nel tempo, e si pensa che siano in grado di riprodurre le prestazioni di un decennio prima. Si dimenticano anni di stravizi, abusi, e prestazioni non all’altezza, in nome di un passato luminoso ma lontano. Ciryl Gane è un ottimo peso massimo. All’apice della carriera, mai battuto prima del limite, gran fisico, grande resistenza. Per me sarebbe da metterci su due spicci.